Salvatore Vendemmia - Aversa, Geogjina Kuli-Lito - Tirana, Doina Anca Plesca - Bucarest, Maria Vendemmia - Napoli

INTRODUZIONE 
Altre sostanze di uso comune, oltre agli interferenti endocrini, hanno la possibilità di provocare la pubertà precoce nei bambini.
È stata dimostrata una significativa correlazione tra l'uso di dolcificanti,presenti comunemente nei cibi e nelle bevande, e la pubertà precoce.
I prodotti studiati sono: l'aspartame, il saccarosio, la glicirrizina e gli zuccheri aggiunti.

RISULTATI
Secondo un studio recente l'uso di queste sostanze, soprattutto in soggetti predisposti geneticamente, aumenterebbe il rischio di pubertà precoce.
Tali dati sono stati recentemente presentati al congresso di endocrinologia svoltosi a San Francisco, in questo anno.
Il Professore Yang Ching Chen, titolare della cattedra di endocrinologia alla Medical University di Taipei, è stato uno dei Relatori che ha evidenziato questo rischio.
Secondo Chen precedenti studi avevano già indicato che alcuni dolcificanti potevano reagire con gli ormoni e con il microbiota intestinale, influenzando poi i meccanismi biologici della pubertà.
È stato evidenziato che l'acesulfame K attiva speciali recettori del gusto e stimola la produzione di ormoni puberali.
La glicirrizina può alterare la flora intestinale e modificare l'attività genica coinvolta nello sviluppo sessuale.
Il Prof. Chen è convinto che, ricorrendo allo screening genetico e ad un accurato controllo sul consumo dei dolcificanti, si può prevenire o ridurre la pubertà precoce ed i suoi effetti.

CONSIDERAZIONI
Questi studi hanno anche evidenziato differenze significative tra maschi e femmine, nella risposta ai diversi dolcificanti.
L'uso del sucralosio è associato ad un maggiore rischio di pubertà precoce nei maschi.
Nel sesso femminile il rischio aumenta in presenza di glicirrizina, sucralosio e zuccheri aggiunti. 

CONCLUSIONI
Ci sembra importante presentare queste nuove conoscenze perché la pubertà precoce centrale si verifica molto spesso dopo gli 8 anni nelle femmine ed i 9 anni nei maschi, e può provocare effetti negativi fisici, comportamentali e psicologici, riduzione della statura,disagio emotivo, ecc.
Tali ricerche e tali risultati evidenziano che questo problema esiste, è serio e pericoloso.
Pertanto sarà necessaria un'attenta prevenzione per promuovere uno sviluppo più sano ed armonioso dei nostri bambini. 

News

In ricordo del Prof. Alberto Podestà

Il giorno 17-12-2026 è prematuramente deceduto il Prof. Alberto Podestà,

Direttore del Dipartimento Materno Infantile e Primario della Unità Operativa Complessa di Pediatria degli Ospedali San Paolo e San Carlo Borromeo di Milano.

Alberto è stato un tenace protagonista della pediatria ospedaliera Italiana, una figura impareggiabile nell'organizzazione della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera. Infatti ha collaborato attivamente alla crescita ed al successo della SIPO e della SIPO NEL MONDO, società che hanno contribuito ad estendere i nostri programmi e le nostre collaborazioni in Italia e nel mondo. Ha contribuito molto a consolidare, con una indicibile e profonda "humanitas" professionale, i rapporti familiari nelle adozioni e gli affidi. Infatti ha organizzato, a livello nazionale, importanti "Master su adozione e affidi".

Noi tutti, che lo abbiamo conosciuto, siamo profondamente commossi per la sua morte e lo ricordiamo con indicibile affetto e riconoscenza.

I Pediatri ITALIANI